Veduta portuale olio su tela cm 89,4X114.
Luca Carlevarijs (Udine 1663-Venezia 1730)
Il dipinto presenta una folta quinta arborea sulla sinistra,a cui corrisponde a destra solo uno scorcio di fogliame,il primo piano dell'inventiva è costituito da una banchina artificiale,squadrata e con gradoni per l'approdo di barche,eretta in fondo a un'ampia e profonda insenatura marina,con un torrione di guardia, ricavato da un campanile medioevale, che s'innesta dalla costa sulla destra.In rada sono due fregate,una inquadrata di prora con le vele semi calate e l'altra di poppa con le vele ammainate, più altre imbarcazioni in lontananza.Pochi personaggi.-due orientali a colloquio a sinistra,un armigero con un portuale seduto a terra presso delle balle,due scaricatori più avanti al centro e a sinistra una barca con due uomini -animano la scena realizzata con una corretta osservazione prospettica nei suoi particolari e nella veduta d'insieme.In una delle succitate balle si legge chiaramente la sigla "L:C",che viene a confermare ulteriormente la paternità del Carlevarijs.Il quale ritengo che si sia autoritratto nell'uomo con una lunga parrucca,collare inamidato e severo abbigliamento,la cui abbreviata fisionomia, brevemente accennata , corrisponde a quella del noto maestro di Udine.In effetti egli non osserva la scena ma svolge lo sguardo allo spettatore.