La Vestale Tuccia
Olio su tela cm 106,153
Il dipinto raffigura la scena della Vestale Tuccia, la sacerdotessa ingiustamente accusata di essere venuta meno al voto di castità.
L'episodio è narrato da Valerio Massimo, che descrive il prodigio invocato dalla sacerdotessa: questa si presenṭ di fronte ai suoi giudici con un setaccio, ricolmo di acqua del Tevere,dal quale non cadeva neanche una goccia. In questo modo, con l'aiuto della dea,la fanciulla dimostṛ la propria innocenza.
Il dipinto non ha ancora una attribuzione convincente, anche se si possono notare influenze della scuola romana con riferimenti alla scuola veneta.
Epoca primo metà del secolo XVII